Convivere con i disturbi psicosomatici non è semplice. Non lo è per nessuno. I sintomi fisici che si percepiscono sono reali, esistono. Tuttavia è la mente a crearli e non sono collegati ad alcuna patologia. Il fatto però è che non possiamo renderci conto della cosa fino a quanto non ci siamo sottoposti a tutte le analisi e i controlli possibili, proprio per trovare la causa del dolore.
Chi non ha mai sofferto di disturbi psicosomatici ha difficoltà ad accettarli e può cadere nell’errore di ritenerli irreali, frutto dell’immaginazione. Insomma, come se la persona che soffre sta solo fingendo per cercare l’attenzione dei propri amici e parenti.
Questo accade quando le analisi non rivelano niente di anomalo. Ciò però non significa che la vittima dei disturbi psicosomatici non sta soffrendo davvero e i dolori che percepisce non sono reali. Il campo della psicosomatica infatti si posiziona a metà strada tra il campo medico e quello della psicologia. Per risolvere i sintomi fisici è necessario indagare sulle emozioni, la psiche. Sono perciò malattie vere perché causano danni a livello organico.
Sintomi psicosomatici, quali sono?
I sintomi psicosomatici appaiono quando l’organismo è sottoposto a una condizione di emergenza per periodi molto lunghi. A causare questa condizione sono i pensieri angosciosi, il risentimento, la preoccupazione e più in generale tutte quante le emozioni negative.
Tra i sintomi più comuni troviamo la gastrite, la colite, l’ulcera, le aritmie cardiache, l’ipertensione, l’asma, eiaculazione precoce, dolori mestruali particolarmente intensi, psoriasi, dermatite, orticaria, sudorazione eccessiva, mal di testa, crampi muscolari, artrite, stanchezza cronica… Come potete vedere molte di queste sono malattie, problemi reali che però non hanno nessun riscontro a livello medico, cioè non possono essere curati con i normali farmaci visto che non sono collegati a un malfunzionamento organico. Qui sotto approfondiamo la questione.
Elenco dei disturbi psicosomatici
Qui sotto trovate i 13 disturbi psicosomatici più comuni. Sappiate comunque che è errato catalogare un sintomo che sperimentate come un disturbo psicosomatico, è il medico dopo avervi fatto fare tutte le analisi del caso a darvi questa diagnosi. Un altro problema dei disturbi psicosomatici è che spesso portano all’ipocondria, cioè la prima voce di questo elenco.
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Ipocondria
Se soffrite di ipocondria o conoscete qualcuno che ne soffre sapete bene che si tratta di un disturbo reale e che la persona coinvolta non ammette di essere ipocondriaco semplicemente perché è difficile rendersene conto. L’ipocondria è la paura o la convinzione di avere una malattia perché sono stati interpretati autonomamente (cosa sbagliatissima) i sintomi fisici. L’ipocondria è di fatto la paura delle malattie. Si, tutti l’abbiamo, solo che in questo caso c’è la certezza di avere oggi una malattia domani un’altra, vivendo di fatto in un perenne stato d’angoscia. Nemmeno la valutazione medica spesso è sufficiente a tranquillizzare la persona.
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Colite spastica psicosomatica
Maggiormente nota come colite o colon irritabile. Attenzione! La colite non è sempre psicosomatica, ma è una delle forme più comuni al giorno d’oggi. I sintomi sono feci con muco, coliche addominali, gonfiori intestinali. Alla base vi è l’ansia e lo stress che governano la vita e si fanno intensi in alcuni periodi, come per esempio prima di un viaggio (es: se la persona ha paura dell’aereo e deve prenderlo), prima di un esame importante etc. Tutti questi fattori di natura psicologica si intensificano quando lo stile di vita non è corretto.
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Tachicardia e aritmie
Esistono due tipi diversi di tachicardia, quella parossistica (problemi fisici) e quella sinusale, in quest’ultima rientra la tachicardia da ansia e stress, ma anche l’abuso di caffè, fumo, droghe oppure vertigini e anche ipotensione.
Sperimentano aritmie e tachicardia soprattutto le persone che vivono in uno stato d’ansia o soffrono di attacchi di panico. In quest’ultimo caso la tachicardia spaventa molto la persona che crede di avere un attacco cardiaco salvo poi, dopo essere andato d’urgenza all’ospedale, scoprire che è stato uno stato ansioso a provocarla. Durante un attacco di panico la tachicardia non fa altro che aumentare la paura, alimentando il panico, il quale alimenta la tachicardia. Tutto viene così amplificato portando chi ne soffre a vivere una paura più che reale.
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Asma bronchiale
L’asma può davvero essere psicosomatica? Si. Può. Non tutte le asme lo sono, può dipendere infatti da tanti altri fattori più che fisici, tuttavia anche lo stress psicofisico può scatenarla.L’intensità è variabile e tra un periodo di attacchi e quello dopo possono passare anche diversi mesi, spesso di manifesta quando si somatizza, non si riesce ad affrontare i problemi.
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Eiaculazione precoce
Un problema tutto maschile è quello dell’eiaculazione precoce, può essere occasionale o sempre presente. In pratica basta una stimolazione sessuale minima per provocare eiaculazione. Non è possibile comunque dare degli standard di riferimento per valutare il problema, molto dipende da qual è il limite che scatena il disagio nella persona. Gli uomini di solito imparano a gestire la cosa andando avanti nel tempo da quando hanno iniziato ad avere rapporti sessuali, altri non riescono a gestirla e altri ancora a un certo punto della loro vita perdono questa capacità di controllo. Si parla comunque di ansia da prestazione che può essere scatenata da stress generico, ansia per i rapporti con una nuova partner etc. Sono invece rari i casi in cui questa precocità è dovuta a un’anomalia fisica come le prostatiti o gli stati infiammatori.
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Anorgasmia
Tra i disturbi psicosomatici femminili troviamo l’anorgasmia, nota (purtroppo) come frigidità, un termine comunque caduto in disuso e quando utilizzato è a scopo offensivo. Una donna che non sa se ha mai raggiunto l’orgasmo è perché di fatto non l’ha raggiunto essendo un’esperienza unica e riconoscibile. Si parla perciò di anorgasmia.
Si parla di anorgasmia anche quando una donna riusciva a raggiungere l’orgasmo e adesso non ci riesce più. La sfera psicologica in questo campo svolge un ruolo davvero importante. Può dipendere da una vita particolarmente stressante, dall’incapacità del partner di assecondare i tempi femminili, dalla paura della penetrazione etc.
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Dermatite psicosomatica
Esiste una forma di dermatite psicosomatica e rientra nella categoria di dermatite autoimmune. Lo stress elevato, proprio come hanno confermato diversi studi, possono stimolare la risposta immunitaria che provoca l’irritazione. Riconoscerla è importante proprio per poter intervenire sulla radice del problema, riducendo lo stress.
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Mal di testa
La cefalea tensiva è il mal di testa da stress. Può capitare ogni tanto oppure essere cronico (con una media di 15 giorni al mese). E’ spesso legata allo stress, la depressione e i disturbi d’ansia. Se non viene risolto il problema alla base, cioè se lo stato ansioso viene trascurato, la conseguenza è che il mal di testa non sparisce.
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Stanchezza cronica
La stanchezza cronica può avere diverse cause e le origini sono tanto fisiologiche quanto psicologiche. Chi ne soffre prova una stanchezza eccessiva anche dopo un minimo sforzo. Non va confusa con la normale stanchezza in seguito a un eccessivo sforzo fisico o psichico e nemmeno con la sonnolenza o la mancanza di motivazione. Anche in questo caso è difficile identificarla in modo certo perché deve essere la persona a riconoscerla appunto come inusuale. Una volta escluse cause patologiche si può trovare la causa nello stress, nelle sindromi ansiose, nella depressione etc.
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Depressione
La parola depressione viene usata spesso in modo improprio e per sottolineare l’umore particolarmente triste di una giornata. La depressione però è qualcosa che porta a delle forti e visibili oscillazioni d’umore. Una depressione maggiore, quando è grave, può essere causa di morte (suicidio). Tuttavia la maggior parte delle persone a cui è stata diagnosticata depressione non hanno tendenze suicide ma lamentano comunque apatia, irritabilità, malesseri fisici etc.
Può presentarsi a qualsiasi età. Tra i sintomi più comuni c’è l’incapacità di concentrarsi e prendere decisioni anche piccole, la tendenza a svalutarsi e riflettere sempre sugli errori passati. E’ caratterizzata da uno stato di tristezza quotidiano, incapacità di appassionarsi a qualcosa, stanchezza anche senza aver svolto nessuna attività fisica o mentale etc.
Tra i sintomi fisici della depressione ci sono quelli dei disturbi psicosomatici. Mal di testa, dolori generici, problemi gastrointestinali…
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Fibromialgia
Parlare della fibromialgia non è facile perché è una malattia reumatica sconosciuta. Fino a pochi anni fa non era riconosciuta nemmeno come malattia. Chi ne soffre avverte forti dolori all’apparato muscolo-scheletrico ma anche sintomi che interessano organi e apparati diversi. Si manifesta con muscoli sempre in tensione durante la notte, affaticamento anche dopo sforzi minimi, rigidità del corpo generale e dolori muscolari intensi.
Non esistono esami clinici che dimostrano la presenza di questa malattia ma è lo specialista con delle manovre di digitopressione a doverla individuare.
La fibromialgia non deve essere relegata al solo campo psicosomatico perché a differenza del passato sono state scoperte altre cause, tuttavia mantiene sempre un posto importante. Sembra che la fibromialgia dipenda da una disfunzione cerebrale che elabora diversamente il dolore e fa percepire pressioni minime come molto dolorose. Durante però gli stati ansiosi e di tensione i sintomi si intensificano.
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Dolore cronico
Il dolore cronico compromette davvero le giornate di una persona. E’ insistente e dura tanto. Quando è di natura psicosomatica colpisce soprattutto chi soffre di depressione e disturbi del sonno e si manifesta con mal di testa, dolori muscolari e diffusi. La componente emotiva qui è la chiave di tutto. Il dolore può arrivare a essere insopportabile.
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Impotenza
L’impotenza o la disfunzione sessuale è un altro disturbo maschile. In pratica consiste nel non essere capace di mantenere l’erezione per il tempo necessario al rapporto sessuale. Questo problema può avere diverse origini, tra cui appunto lo stress. Come la preoccupazione sulla prestazione, la paura di fallire o non di riuscire a soddisfare la partner.
Cure per i disturbi psicosomatici
Appurato che i disturbi accusati sono realmente di natura psicosomatica e non organica, occorre intervenire consapvoli di quella che è l’origine del problema, altrimenti non è possibile combatterlo.
Per combattere i disturbi psicosomatici occorre trovare una via di mezzo tra l’intervento farmacologico e psicoterapeutico. Anche perché delle ricadute fisiche vanno affrontate e perciò vi suggerisco di affrontare la questione con il vostro medico e rivolgervi allo stesso tempo a uno psicoterapeuta che vi aiuti a gestire meglio lo stress e l’ansia.
Esistono comunque diverse cose che potete fare per cercare di gestire meglio il problema, oltre alla psicoterapia che in molte occasioni si rivela decisiva dal punto di vista risolutivo.
Esercizi di respirazione
Gli esercizi di respirazione aiutano a concentrarsi sul presente e ridurre così ansia e stress. Tutto ciò che dovete fare è concentrarvi sul vostro respiro e inspirare ed espirare con calma e profondamente. Fatelo per cinque o sei volte di seguito e rilassatevi durante questo atto, non pensate ai problemi. Una tecnica particolarmente utile se per esempio se tendete a proiettarvi troppo nel futuro e temete problemi che ancora non si sono palesati. Attraverso il respiro infatti potete concentrarvi sui QUI e ORA.
Arteterapia
L’arteterapia comprende una serie di pratiche artistiche che permettono alla persona di esprimere sentimenti e pensieri in modo non verbale. Non occorre essere artisti per praticarla, perciò non lasciatevi bloccare da questa idea. Potete praticarla attraverso il disegno, la pittura, la recitazione, la danza e il canto. Queste forme artistiche sono il punto di contatto tra voi e il terapista e non vengono messi sotto esame i vostri talenti. Mette invece ordine tra i pensieri e porta equilibrio nella vostra vita.
Yoga
Esistono tante tipologie differenti di yoga. Qualsiasi scegliate, sappiate che lo yoga è di aiuto per la gestione dei disturbi psicosomatici perché permette di affrontare ansie e stress in modo diverso, vivendo con maggior tranquillità le sfide della vita. Con lo yoga la mente e il corpo entrano in allenamento e si sintonizzano, entrando in una dimensione di equilibrio. Non lasciatevi spaventare dall’idea delle asana (le posizioni yoga) difficili perché partite un passo alla volta, con quelle più semplici. Inoltre anche in queso caso non viene giudicata la vostra bravura, il vostro scopo è rilassarvi e armonizzarvi.
Meditazione
Potete provare con la classica meditazione oppure con la meditazione camminata o con una delle altre tecniche esistenti. Sono veramente tante! Se non avete mai meditato prima d’oggi, forse potrebbe fare al caso vostro la meditazione in un momento. Grazie a questa tecnica potete rilassarvi e concentrarvi sul presente, dimenticando problemi e preoccupazioni che stanno solo alimentando il vostro stress.
Agopuntura
L’agopuntura è una pratica riconosciuta come valida contro lo stress e l’ansia. Non potete praticarla da soli ma per ottenere un trattamento dovete rivolgervi a un agopunturista accreditato. In base al vostro problema sono necessarie un numero di sedute variabili, possono essere stabilite solo dal terapista che vi segue. Sicuramente se temete gli aghi non è la pratica giusta per voi, in questo caso, potete valutare tra le tante altre discipline olistiche esistenti. Certamente troverete quella che fa a caso vostro e che vi aiuterà a gestire i disturbi psicosomatici nel migliore dei modi.
Altre discipline olistiche
Esistono tante discipline olistiche differenti. Non tutte funzionano per voi, questo è certo. Però potete trovare quella più adatta sperimentando. C’è per esempio il training autogeno, la cristalloterapia, il Reiki, la pranoterapia, la medicina ayurvedica, la cromoterapia, i fiori di Bach, la talassoterapia, l’omeopatia etc. Sono tante e diverse, spesso è lo stesso psicoterapeuta è consigliarne una in base alle esigenze del proprio paziente.
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