La dieta vegana è l’evoluzione della dieta vegetariana. Si parte dall’escludere la carne in ogni sua forma, poi si passa via via a eliminare tutti gli alimenti che sono derivati dagli animali.
Quindi, se un vegetariano non mangia carne, ma mangia uova, latte, mozzarelle, ecc., nella dieta vegana questi alimenti derivati sono banditi. Chi pensa che la dieta vegana sia una dieta fatta di rinunce, si sbaglia di grosso.
Eliminando i derivati, non sono nell’alimentazione, ma anche nell’abbigliamento, i vegani vanno contro lo sfruttamento degli animali per realizzare questi prodotti e riescono a disintossicare con più facilità l’organismo. Ecco quali sono le caratteristiche della dieta vegana, i pro e i contro di questa scelta etica.
Benefici della dieta vegana
La dieta vegana si caratterizza per l’utilizzo di frutta di stagione e verdura fresca, alimenti derivanti dai cereali (mais, grano, grano saraceno) e di alimenti poco conosciuti dagli onnivori all’inizio della diffusione della dieta, come la soia, il tofu, il farro, il seitan, il sesamo, la frutta secca, ecc.
Infine, ci sono le alghe, le insalate di riso e le patate. A questi si aggiungono i semi e le bacche, anche questi ormai diffusissimi nei supermercati bio.
Così, dal latte si passa al latte di soia, dal formaggio si passa al tofu, ecc. La dieta vegana parte da una scelta seria. Si decide di migliorare il rapporto con se stessi e contemporaneamente contribuire alla salute del Pianeta.
Recenti studi hanno dimostrato che, per mantenere il regime alimentare attuale degli essere umani, servirebbero due Terre e mezzo. Cosa che, ovviamente, non abbiamo.
In più, produrre carne comporta anche il dispendio di moltissima acqua, il cui consumo verrebbe drasticamente ridotto con lo sviluppo di una dieta basata solo sui vegetali.
Oltre all’impatto sulla Terra, si pensa soprattutto agli animali, i quali subiscono le violenze legate all’allevamento intensivo per: mucche, galline, maiali, ecc. Infine, si va ad agire prevenendo alcune malattie alle quali si è più esposti per via del consumo di carne.
L’OMS ha stabilito che l’abuso di carne comporta maggiori rischi per incidenza di cancro, ma anche di altre malattie molto gravi. Per questo, una dieta vegana può aiutare a ridurre i rischi, accanto a una buona attività fisica.
Pro della dieta vegana
I vantaggi della dieta non mancano. Prima di tutto, il corpo si disintossica dalle scorie in eccesso. Quindi, chi fa questa dieta ha minore incidenza delle malattie cardiovascolari, perché riesce a mantenere il colesterolo sotto controllo.
In più, la dieta vegana è ideale per chi soffre di problemi come l’obesità. Il nuovo stile di vita depura il fegato e aiuta a ripristinare la flora batterica nell’intestino. Si digerisce meglio, si riducono i grassi e, soprattutto, non si rinuncia a nulla.
La dieta, infatti, prevede anche dolci e ricette sfiziose da utilizzare, con gusto, ma anche il giusto apporto di calorie. Ormai, anche i ristoranti si sono organizzati con un menù assolutamente vegano al 100%, anzi: ci sono realtà che hanno fatto dello stile vegan una bandiera, proponendo piatti vegani a tutti.
I contro
I contro della dieta vegana sarebbero nel mancato apporto di vitamina B12, perché i vegetariani la assumerebbero dalle uova. In realtà, questa vitamina si trova in molti cibi, in particolare in molti cibi di origine vegetale.
Per saperne di più, puoi leggere il nostro approfondimento dedicato alla vitamina B12. In ogni caso, se c’è carenza di vitamina B12, il professionista medico che segue il vegano potrà prescrivere, in caso di carenza, degli integratori naturali per tenere tutto sotto controllo.
Un altro elemento contro questa dieta sarebbe la carenza di ferro. Premesso che anche qui si possono usare degli integratori alimentari dove necessario, anche il ferro si trova in una serie di elementi vegetali.
Un esempio sono i pomodori, che sono tra i cibi che, se cotti, perdono alcune proprietà importanti. Anche la frutta fresca di stagione è ricca di ferro ed è anche componente essenziale della dieta di questo tipo.
Infine, basta utilizzare i legumi per risolvere la situazione. I legumi sono ricchissimi di ferro e di oligoelementi: una bella pasta integrale con le lenticchie risolve l’esigenza di ferro per l’organismo, anche il doppio rispetto alla bistecca.
I contrari parlano anche di problemi dovuti al passaggio alla dieta vegana. Un esempio sono i capogiri e la spossatezza che dipenderebbero dalla dieta. In realtà, quando si cambia dieta da un giorno all’altro può succedere di sentirsi stanchi, perché il corpo si deve abituare al cambiamento dello stile di vita.
Con il tempo e seguendo un percorso graduale, i sintomi dovrebbero pian piano sparire.
Come cominciare
Per cominciare con la dieta vegana, è importantissimo farti seguire da un dietologo, che dovrà valutare il tuo apporto di calorie e valutare un piano su misura. Evita il fai da te, per evitare i sintomi di cui abbiamo parlato prima.
Quando cominci, non partire subito dall’essere onnivoro a essere vegano. Dai al tuo organismo il giusto tempo per riprendere l’equilibrio con una dieta vegetariana, che ti aiuti per un periodo, prima di passare definitivamente allo stile vegan.
Pratica anche la giusta attività fisica e utilizza le tisane per sentirti meglio ogni giorno.
Consigli utili
Il consiglio è di partire con la dieta vegana anche in questo periodo. In questo modo, avrai la possibilità di sfoggiare una linea invidiabile la prossima estate. Prova un alimento nuovo alla volta per trasformare la tua vita in una scelta etica e di salute!
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Disclaimer: Questo articolo non è destinato a fornire consigli medici, diagnosi o trattamento.
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